domenica 14 novembre 2010

Questo mondo deve cambiare, dovrà cambiare. Forse non oggi, e neanche domani. Forse non con la nostra generazione, quella dei nati negli anni Ottanta, e molto probabilmente non saranno in grado di cambiare le cose neanche le generazioni che ci hanno seguito negli anni Novanta. Molti di noi probabilmente sono stanchi di questa Italia dalle due facce. Come scrisse il Professor Lucio Sponza, in uno studio relativo agli emigranti italiani in Gran Bretagna nel XIX secolo, "su un lato della medaglia c'era l'Italia, il paese della bellezza e della cultura; dall'altro gli italiani, razza piena di ingegno ma corrotta, inaffidabile, licenziosa". Molti altri invece probabilmente godono ancora dell'opportunità di avere facilitazioni grazie a genitori, zii o nonni che occupano posti di lavoro di prestigio immeritatamente.
Io confido nella forza delle generazioni che devono venire, quelli che saranno i miei figli, i nostri figli, se questo Paese ci permetterà mai di averne. Loro non goderanno di alcuna facilitazione perchè la loro mamma non ne ha, e forse non ne avrà mai. I nostri figli cresceranno con poco. Non avranno la Playstation, e nemmeno l'Xbox o la Wii. Non avranno Sky e nemmeno Mediaset Premium. Non decideranno di vedersi una partita di calcio a dieci euro comodi sul loro divano, con Coca Cola in una mano e patatine nell'altra. Non avranno l'IPhone. Non avranno la connessione ad internet 24 al giorno già pagata con cui abbiamo reso milionari i vari Telecom, Vodafone e Tele2. Non avranno la pennetta da attaccare al laptop per chattare con gli amici su Facebook quando sono in giro, perchè un laptop, magari, manco ce l'avranno. Noi futuri genitori non glielo potremo permettere, non ce lo potremo permettere. E non rimpiangeremo il fatto di non poter spiare il nostro vicino su Facebook, o di guardare trecento diversi telefilm su Sky. Non ci mancheranno i centri commerciali.Non ci mancherà giocare ad improbabili videogiochi. Gli insegneremo a correre liberi nel parco vicino casa, e a giocare interminabili partite di pallone insieme ad i suoi compagni di giochi. Li ispireremo leggendo loro buone favole, e solleciteremo la loro creatività con la pasta di sale. Li aiuteremo a scrivere lettere agli amici che non vivono nella stessa città, e aspetteremo con trepidazione le loro risposte. Salteremo a corda con loro, e giochermo a campana. Li portermo al lago o al mare e gli insegnermo a lanciare i sassi a pelo d'acqua e conteremo quanti rimbalzi farà sull'acqua quel sasso, e cercheremo conchiglie con cui poi fare bellissime collane.
Non ci mancherà tutto quello che abbiamo noi oggi, ma piangeremo pensando a quanto l'Italia fosse volata in alto, a quanto benessere ci abbia abituato e poi non sia stata in grado di garantirci, quel benessere che noi non potremo garantire ai nostri figli.
Ai miei bimbi racconterò che la loro mamma ha studiato tanto, che ha fatto l'università, e ha studiato lingue, la sua vera passione. Racconterò loro che il suo relatore in seduta di laurea le disse che era "un'eccellente traduttrice". Racconterò loro che ci ho provato con tutte le mie forze, che ho mandato centinaia di curricula, e che nessuno ha mai risposto, perchè in Italia funziona così. Racconterò loro che la loro mamma a venticinque anni ha dovuto mettere da parte i suoi sogni, perchè l'Italia non ti permette di sognare, ti illude di poterlo fare, ma non lo fa. Racconterò loro che la loro mamma laureata avrebbe accettato anche un posto di commessa full time a seicento euro al mese in una catena di profumerie, con un contratto come stagista a tempo determinato per sei mesi, ma non ha potuto perchè dopo il colloquio non è più stata chiamata. Spiegherò loro che di soli sogni non si vive, e che per costruire una vita purtroppo servono i soldi. Tanti soldi.
Insegnerò loro a lottare, per avere un futuro migliore, per non finire come la loro mamma, per non dover rinunciare un giorno ai loro sogni. Spiegherò loro che in Italia c'è troppa gente indifferente, che pensa solo a se stessa credendo che nulla accadrà mai al loro piccolo e perfetto mondo scintillante; ma è lì che sbagliano, la vita può cambiare in un attimo, a chiunque. Insegnerò loro che non è giusto l'odio. Insegnerò loro a non odiare questo Paese, che è la loro Patria. Li esorterò a costruire un mondo migliore. Insegnerò loro che, come diceva Pangloss, "tutti gli eventi sono connessi nel migliore dei mondi possibili", ma che "dobbiamo coltivare il nostro orto", come diceva Candido.
Quello che la mia generazione non è in grado di fare, troppo addormentata e troppo cieca, da non riconoscere che l'Italia sta finendo in un baratro; spero siano in grado i nostri figli che devono ancora venire.

sabato 13 novembre 2010

domenica 7 novembre 2010

"Sembra facile e invece non lo è quasi mai..."

lunedì 1 novembre 2010


"There's a still in the street outside your window
Your keeping secrets on your pillow"

domenica 10 ottobre 2010

C'è una frase che continua a girarmi nella testa oggi. Più cerco di non pensarci e più torna, insistente. Evito di pensarci perchè, forse, vorrebbe dire dare importanza a qualcuno che probabilmente non se la meriterebbe affatto. Ma non è quello che conta.. è che certe sensazioni non si possono mandare via così, non a comando, nè razionalmente. Tanto meno quando anche la ragione si è tirata indietro da un bel pezzo e tutto quello che ti dice al massimo è "bah! io non c'ho capito nulla..", come a dire "fai te.." ma quel fai te è un casino perchè le cose si fanno in due, e non posso fare io.
Mi dispiace immensamente che questo blog sia diventato un luogo di infinite domande e di nessuna risposta. Mi dispiace per il blog e per me, e forse un po' più per me perchè rispecchia perfettamente la mia situazione, e quindi se i posts sono assillanti, io sono assillata; se sono alienanti, io sono alienata; se sono angoscianti, io sono angosciata. Mah, io continuo a vedere tutto facile, almeno per quello che riguarda la mia parte. è che poi tutto diventa difficile a causa degli altri. Io ce la metto tutta, sono gli altri a dirmi no.
Ad ogni modo, "if it makes you happy, it can't be that bad".

lunedì 4 ottobre 2010



"Maybe I know, somewhere deep in my soul
That love never lasts
And we've got to find other ways to make it alone
Or keep a straight face"

lunedì 27 settembre 2010


I knew it all along, but I was feeling like I've changed a lot, like I've forgotten what life had teached me before. No way, I'm still the same. It's all about start again, life is a big mess, full of bitches and assholes, what it worths it's to smile at them..
"No regrets, just love
We can dance until we die
You and I, we'll be young forever"

lunedì 20 settembre 2010


"How could it hurt you when it looks so good"
?




#100

domenica 19 settembre 2010

Mi sfugge il motivo per il quale la gente deve continuare a giudicare la mia vita quando io non mi permetto di giudicare quella degli altri. Se comunque qualcuno ne trae piacere che continui, in fondo, io non mi impegno a cercare lavoro, sbaglio tutto a non fare la specialistica, sono una scema coi ragazzi, sono una stronza nelle amicizie, non seguo una dieta alimentare corretta, sono strana perchè mi faccio le sigarette a mano, e le sigarette che fumo fanno male. Dico bene? Sono il bersaglio perfetto per scaricare la loro frustrazione..
Hooray!
:)

martedì 14 settembre 2010

mercoledì 23 giugno 2010

Ci sono cose che non puoi dimenticare. Cose di cui ti basta appena un odore, un'immagine o un suono per riportarti in un attimo ad attimi lontani. Stanotte ho sognato Londra. Poi una foto, un dettaglio, il cielo. Quel cielo d'agosto così azzurro, così intenso da darti la sensazione di essere una presenza minuscola su questa terra. L'impressione di perdersi il quella profondità. Guardo tutti i giorni il mio cielo di Roma e per qualche strano motivo cerco di convincermi che, i fondo, è lo stesso cielo che si può osservare da Londra. Il cielo è sempre quello, mi dico. Può cambiare qualche nuvola, qualche tonalità di colore, qualche sfumatura. Ma quelle sfumature cambiano, e allora è tutto diverso. Io penso che quando ci si innamora, non è una questione di amore universale, si dice che l'amore sia negli occhi di chi guarda, e la differenza probabilmente non è nel cielo di per sè, ma nei miei occhi. Continuerò a cercare nel mio cielo di Roma quell'amore che mi faceva stare bene. Continuerò a guardare il cielo di Roma ed aspettare di essere felice come lo ero a Londra. Vorrei guardare questo cielo e pensare che che prima o poi le cose cambieranno ed io riuscirò ad innamorarmi di nuovo.

martedì 22 giugno 2010


I want to believe that the sun will shine for those who wait.

lunedì 10 maggio 2010


Nothing's good enough for anybody else it seems

giovedì 8 aprile 2010

25 anni.
1 laurea.
Tanti idee nella testa.
MA:
- Lavoro? No, anche se miriadi di cv inviati, consegnati, e-mail-ati (ma ancora niente).
- Studio? No (con quali soldi tra l'altro se non ho un lavoro?)
- Fidanzato? No, stendiamo un velo pietoso.
- Fidanzata? Mi piacciono gli uomini, quindi per questa vita niente.
- Relazioni con animali? Non ancora, ma più probabili di un fidanzato!

Prendiamola a ridere..
:)

martedì 6 aprile 2010

Once Upon A Time...


(I believe in fairytales)

sabato 3 aprile 2010

(da tenere a mente per non rimanere tutte le volte stupita)
Le qualità che vanno per la maggiore in questo mondo sono:
Stupidità.
Ottusità.
Ignoranza.
Ipocrisia.
Falso moralismo.

Se fossi nata stupida, magari, avrei potuto non vedere quanto questo mondo sia popolato da tante persone piccole, maligne e bigotte. Ma il poker mi ha insegnato che non sempre bisogna fare raise o fold, ho imparato che si può anche fare check, e io preferisco vedere.


"Così percossa, attonita, la terra al nunzio sta".

Bon.

giovedì 11 marzo 2010




Every bone's been broken
But my heart is still wide open

lunedì 1 marzo 2010




have you ever feel so lost?

sabato 30 gennaio 2010



Come da una giostra, anche nella vita, bisogna trovare la volontà di allontanarci da ciò che a primo impatto ci ha fatto divertire, emozionare, sorridere e sognare. Prima che, a forza di girare, girare, girare, ci venga la nausea. Perchè il gioco è bello quando dura poco.

giovedì 28 gennaio 2010

my lashes are dry.